Senza titolo 173

"Do you really want to add Pier Paolo Pasolini as a friend?" Mah, perché no. Ormai la Retaccia mi ha irretito dentro il torbido gorgo del networking fra gli spazi comunitari, splinder fotolog hattrick last.fm youtube, cui aggiungere i myspaces che gestisco (radio, congrega e ovviamente band). Il resto prende le ragnatele -le due settimane venture saranno esiziali, in questo- e lascia filtrare solo musica, musica, musica.

Anteprima Grimoon. A ottobre uscirà "La lanterne magique", secondo cd dei beneamati folkpoppers mestrino-bretoni di casa Macaco. Di loro sponte, hanno già messo a disposizione nel sito un primo estratto dal prossimo cd: si chiama "Moka" e ovviamente spacca. En attendant…

Dei Grimoon ho messo su youtube un estratto da un live di due anni fa, "Due di notte".

Altri video testè uploadati:
Travolta"New York London Venice" – live a Noale (peccato la synthpop fuzz band di Clark Cozzy Kent si sia sciolta)
Numero 6"Le parole giuste" – il video del primo singolo, girato da Lorenzo Vignolo

A proposito della band genovese, il prossimo singolo sarà "Automatici" che è già in libero scarico mp3. Il video, più sfarzoso, vede come protagonista Fausto Paravidino e sarà sugli schermi nel primo autunno… il pezzo è scaricabile, assieme ad altri tre, anche dal myspace.

Featuring MR60. Una compila in cassetta a tema avicolo: niente di più twee. Si chiama "Pio Pio" l’idea di Delirious Riot, che coinvolge nomi particolari come Rivulets, Drekka e Annelies Monseré. Non potevano starne fuori i grandiosi castellani, che editano "Out of the window" (purtroppo non presente fra i quattro mp3 concessi). Credo il concept valga bene i tre euro e mezzo richiesti, anche se il supporto cassetta ormai è difficile. Per non parlare della maestà delle spille random a tema. Roba da sciorinare tutti i richiami avicoli che faccio finta di conoscere… (ieri però in diga un gabbiano si è girato, ghgh)

Amarate. I farraginosi di Udine arricchiscono il loro myspace con la preview della compila prossima ventura, e i remix per Bugo (non mi piace il personaggio, quello che fa e come lo fa, ma gli Amari hanno fatto un bel lavoro) e per i Julie’s Haircut: ‘Marmalade’ era nel disco del 2004, ben più garage dell’ultimo e bellissimo "After dark, my sweet".

Scumshot. Che Stefano "Atrocity Exhibition" T. sia valenterrimo raconteur (nel senso buono, non in quello popopò) è cosa risaputa in questi paraggi e non solo. Di ritorno dal Pukkelpop, il Panterone di Crescentino tesse l’elogio di Josh Davis also known as DJ Shadow -figura chiave checché se ne dica- con parole che descrivere non saprei, testimonianza dell’antica arte del mettere dischi come parte di sé e ricreazione di un immaginario (che è quello che muove noi indegni emuli quando ci affacciamo a una consolle).

Per quanto non si possa seguire fino in fondo la senile svolta dancey dell’etilista vercellese, e ci sia un tribunale internazionale che lo attende per chiedere conto delle bestemmie sui Radiohead (una volta per tutte: la più grande band di questo mondo puto y maricòn), ci leviamo il cappello davanti alla classe. Del resto anche Gascoigne…

Nuoto dentro una vasca di pesci finestra. I varesini 2GI, sperimentatori electro ("acid trips in mayonese noise, sampled carillons and skipping cds to remix pop, post rock and even thrash metal artists"), nella loro ultima uscita "Babarzum" per Acedia hanno messo le mani su "Biscotti" di Babalot. (courtesy of Acty)

"All you need is other girls, to get through the other girls…" Il caro Alessandro di Le Man Avec Les Lunettes, dopo il tour con le svedesine Rough Bunnies, non sta con le mani in mano: sua infatti è la sonorizzazione di "A new start", la personale del fotografo bresciano Roberto Cavalli (per fortuna solo omonimo). I suoni "per plaid infeltriti e mollette da bucato", caldamente elettronici e carezzevoli e casalinghi, sono il sottofondo anche del sito, le info per la mostra sono anche nella pagina dei Lumière Electrique, cui questo progetto fa un po’ il verso, con mio sommo piacere. Entro la fine dell’anno le creazioni dell’Occhialuto saranno raccolte in un cd-r, col moniker di En Sommarflicka (svedesismo di cui ignoro la traduzione, se la giovine di stanza a Modica soccorre mi fa un bene)… Ma quanto ci piace l’inverno e il freddo, eh Ale? 😉

Ricordate Gionata? Il video del suo singolo estivo, "L’estate esiste" (ma anche no, ndE), è in visione e votazione su Flux/YOS Tv, così come "Vorrei essere la moda". Tra qualche mese il suo ottimo album "Si può essere un’alba" uscirà probabilmente in Italia -lui è ticinese- e non sarà improbabile vederlo dal vivo…

Thanks Captain. Grazie a Giuseppe tempo fa ho messo le mani sugli olandesi King Me, lo fi pop ma non troppo, e gli americani (grandaddyani ma non solo) Ral Partha Vogelbacher, la cui formazione vede emergere membri dei grandi Thee More Shallows: la comune etichetta Monotreme si sta segnalando come la migliore dell’anno assieme a Tomlab.

King Me"Vera"
Ral Partha Vogelbacher"Garden assault"

And we still fill our mouths with that f* word. Indiepit si rivolge ai musicisti, per uploadare il proprio materiale e poterlo vendere come singoli pezzi, album, merchandising.

Frequenze Disturbate dai tuoni. Che non hanno impedito a LaCocio (bello tutto il sito: qua il report sulle due date Offlaga alla Casa139, con Jukka) e alla sempre ottima VeronicaVracy di scattare immagini suggestive, tipo ai mirabiliosi Tunng…

Orgoglio bianconero. M’inchino davanti alle motivazioni che dal freddo finlandese spinge The Chief Disinformation’s Officer: qua e qua, in inglese e italiano.

(Net)label. Transceover spinge progetti altrimenti ai margini: una Boring Machines universale. Tra le releases ispira questo Mike Mazzotta, che figura come ‘sonically: electroacustic, mellow, beautiful’…

Dalla fredda Islanda. Anche Enver dice "atai paraflu Nutella", e si immerge in Andrymi, microetichetta con all’attivo al momento il solo Vardi, il fondatore: more on myspaces.

Da panico. ABBA Annual. Le foto. I vestiti. Il mood. La paccottiglia. Tutto. Se nel 77 avessi avuto l’età della ragione, altro che punk…

Arty. Quante belle cose fa Valentina Besegher… ci si perde fra tutti quei link che portano a tanta parte della scena visual, electro & more d’Italia e d’Europa…

I figli di Beirut. Non nel senso della martoriata capitale, ma della sorpresa musicale della stagione. Coloro che hanno amato il suo disco -io sono fra questi, non poteva essere altrimenti- ma anche Ronin, magari trovano interessanti Mucca Pazza, Lamajamal e Luminescent Orchestrii

"Co’ Rovigo no me intrigo". Eppure… Malvena e Boulevard Pasteur sono così ‘ben fatti’ che non paiono manco rovigotti… 😉  (si fa per scherzare)

4×4. Come il botto finale dei fuochi, quattro pezzi per quattro band, senza troppe spiegazioni o presunte tali.
Two Gallants"Waves of grain". Il disco non è il massimo, troppo kling-punk nell’estetica, ma questo pezzo spacca la mutanda (cit.)
Eildentroeilfuorieilbox84"L’urlo". Di questa band romana dal nome incredibile e dai suoni quasi altrettanto, ho scritto sull’ultimo Blow Up. "L’urlo" è cut up di frasi, rumori, concetti. Atomico.
Arctic Circle "Shipping forecast". Pop, pop, pop.
Calvizio Sound Project"Un’altra storia". Non è in download, purtroppo. Ma è l’omicidio Calipari in postjazz. Un dovere morale.

Da martedì sarò in Mostra (non nel senso di…). Prima vedo di riuscire a raccogliere le idee su: Chiarastella, Fitness Forever, Armstrong? e soprattutto Chi Tace Al Call Center.

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