Senza titolo 43

I don’t need love, I got my blog. Oh, ma com’è che domani tornano i Radio Dept. a Bologna (Estragon) e la cosa va sotto silenzio? Pare che nessun* sia così entusiasta di (ri)vedere una band che ha saputo convincere e che in un anno ha conquistato tantissime altre persone. Un anno fa si espose il banner e si andò per la causa, domani si va proprio per i quattro svedesi. Rievocando le alchimie nell’aria quella sera del primo maggio… l’inizio di qualcosa, forse, per me.

C’era una volta… un re. No. C’era una volta un pezzo di legno (ehm). Questo pezzo di legno vuole organizzare un concerto nella sua città, la capitale dello stato dei pezzi di legno. Chiama un gruppo svedese, non quello di cui sopra, un gruppo che rimanda al glam e agli anni ottanta: i Melody Club. Pensa che magari, se chiama a suonare prima di loro dei regazzetti di quella capitale, costoro portano pure un po’ di pubblico: la scelta, fra le molteplici consentite dalla vitalità della scena di quella stessa capitale, cade sugli Stuka Mikasa. Gli stessi che quattro giorni prima suoneranno da un’altra parte, ché la capitale è grande. Ma al pezzo di legno non sta bene, e con la scusa che tocca al gruppo di supporto riempire il locale (pazzesco), gli Stuka vengono defenestrati dal palco per quella che si prospettava come una gran bella serata, anche per loro, che i Melody Club li ascoltano e ballano. Finché ci saranno i pezzi di… legno nella musica indipendente italiana, nessuno si lamenti della scarsa lungimiranza. Massima solidarietà a "Mark" Daretti e ai suoi complici.

Surreale. (via RDM)

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