Senza titolo 293

SUCCO   E   POLPA

compilation di inediti pop, indipendenti e italiani

in libero download

01  CANADIANS  –  Soon soon soon

02  NEWS FOR LULU  –  Big Wednesday

03  TEN THOUSAND BEES  – The Bacharach scale

04  ANNIE HALL  –  Morning news

05  COMANECI  –  To move forward

06  ALBANOPOWER  –  Nothing to loose

07  F.R. LUZZI  –  Love in the Southern way

08  MR60  –  Magic cake

09  LE MAN AVEC LES LUNETTES  –  The blogger and the dandy

10  SUPERPARTNER  –  Do you remember the hill?

11  MY AWESOME MIXTAPE  –  Me and the washing machine  (2007 demo version)

scaricare via zshare

scaricare via openomy

(file .zip di 57.5 megabyte)

Questa raccolta avrebbe dovuto vedere la luce tanto tempo fa, più o meno a ridosso del Mi Ami. Quindi giugno. Essa nacque da un’idea partorita durante una sessione di soulseek chat tra me e Matteo Zanobini, mossa da un duplice scopo: far conoscere -a seguito di adeguata attività di promozione- alcune realtà interessanti dell’indiepop italiano a chi ne fosse estraneo, e donare agli ascoltatori più affezionati un brano inedito.

Una volta scelto l’orientamento anglofono -senza precluderci in futuro analoga cernita fra coloro che si esprimono in lingua e poi magari anche per le composizioni strumentali- e scremati i nomi da sessanta a quattordici, insorsero i primi disguidi. Band che richiedevano del tempo per andare in studio, quando noi si sarebbe voluto ottenere mp3 già pronti, reduci da registrazioni precedenti e non inseriti nei cd o nei demo ufficiali; oppure manager che hanno negato il consenso per motivi legittimi anche se non sempre comprensibili.

I mesi passarono e il tema rimase carsico, affiorante solo dalle ripetute mail di sollecito che i musicisti più "diligenti" periodicamente ci inoltravano per conoscere lo stato dei lavori. Al termine di settembre, a pezzi già ottenuti, Matteo decise di gettare la spugna, dal momento che anche i presupposti d’entusiasmo venivano meno. Si sarebbe dovuto acquisire un dominio (succoepolpa.it), gestirlo e dare il via al surplus di partecipazione che un atto come questo comporta, togliendo minuti e attenzione alle rispettive priorità individuali.

Pur comprendendo appieno le sue motivazioni, ho deciso nell’ultimo giorno di questo blog di rendere disponibile l’ingente materiale raccolto. La considerazione che mi ha mosso è una sola, e riguarda la riconoscenza verso tutti i musicisti che hanno messo del loro (in termini di tempo, volontà, cura) per la realizzazione di un brano.

Eccola, è qui, è liberamente scaricabile senza dover sottoscrivere alcunché, resterà online in evidenza *per sempre*: zshare e openomy sono sufficientemente larghi nei giorni di storage per potermi far affermare l’eternità della compilation. Da questo momento darò il via anche alle procedure di diffusione, di conoscenza, perché no anche di critica.

Ringrazio enormemente Matteo "the dandy", senza il quale NON.

E poi Chiara@Organetta per l’illustrazione a cui aveva provveduto e che tornerà di sicuro buona.
Tutti i musicisti e le etichette che compaiono nel progetto, per la fiducia che non è stata da me/noi ripagata prontamente nel merito.
Paolo Torreggiani per aver concesso l’inno della scorsa estate, seppure in una versione diversa da come probabilmente comparirà nelle venture uscite dei My Awesome Mixtape.
Fabio Benni per avermi stupito ancora una volta.

Lettori e lettrici -diventat* nel frattempo manzonianamente venticinque, com’è giusto che sia- blogger, collegh* di carta e delle radio, appassionat* e curios*, questo disco è anche e soprattutto per voi, webpeople.

Michele Bitossi e i Numero 6, you know who you are. E tutto è nato qua, e tutto deve ancora nascere.

Dandy, Sàndor, la Phiorio Mapphia, Momo, Soundverité & la Udine che lavora e produce, William, i Druidi, Frine, Eli, C-Pa e Rockit, la Riotmaker, gli Offlaga, Sarah e tutte le persone che continuano a volermi essere vicine, qui e ora, nonostante i miei evidenti difetti.

Mia madre, che legge qua e crede io non lo sappia.

La ciurma del Big Fish, che il 15 novembre (ri)comincia con i concerti del giovedì sera: Andrea, Fiorenzo, Mattia, Fabio.
Rocco e il Chioggialab, ora e sempre Resistenza.
Sambo e i fioi de Ciosa, the ostaria ones.

Radio Sherwood, ragione di vita e massima ebbrezza: sabato 11 dalle ore 18 riparte "Blog Up", in diretta.

E Polis, Francesca, Erika, tutt*. E’ quello che volevo fare da bambino.

David Trezeguet per aver allietato l’autunno, Claudio Ranieri per le sue parole di saggezza e amore verso i colori sociali.

Il vino, le donne, il teatro, il cinema, l’arte, la nutella, le biciclette, il chinotto, le incazzature, un barlume di politica, Venezia, internet.

Scrivere, scrivere, scrivere ancora, ora la guerra paura non fa.
(anche se per di qua passerà una freeway quattro corsie)
Proprio sotto (un grattacielo di Los Angeles, nda), come un fungo ai piedi di un albero, c’è un locale in cui si mangia, una costruzione a un piano con l’aria vecchiotta e un po’ sporca. Si chiama Pantry, che vuol dire dispensa. Sulle tazze del caffè c’è scritto: Pantry, dal 1924, mai chiuso. E sui tovaglioli: sempre aperti, mai senza clienti. Il bello è che è vero. Quelli è dal 1924 che danno da mangiare e non hanno mai chiuso un minuto. Neanche quando è scoppiata la guerra, neanche quando è morto il fondatore, neanche a Natale Capodanno 4 luglio, mai. A un certo punto la città di Los Angeles li informò che erano spiacenti ma da lì, proprio da lì, doveva passare la nuova freeway quattro corsie, e che insomma dovevano trasferirsi. Era suppergiù il 1950. Non fecero una piega. Presero un altro locale a cinquanta metri da lì. Il giorno stabilito servirono il pranzo nel posto vecchio e alle cinque lo chiusero. Un minuto prima avevano aperto quello nuovo, dove servirono la cena. Mai chiuso. (da "Barnum" di Alessandro Baricco)

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