Senza titolo 278

Novello fuori tempo aka Tornano le grandi anteprime. Bontà dei parmensi Vancouver, che due anni orsono si resero protagonisti di un esordio da urlo per Recycled Music ibridando forma postrock e cantato britpop, con grande sorpresa nei risultati.

Dopo mesi di studio supportati dal lavoro di Maurice Andiloro (Numero 6, Perturbazione, Bugo etc) se ne escono con un album che, a giudicare dai tre pezzi concessi a me e ad un altro farlocco, si annuncia come favoloso, brillante, centrato e quadrato, inappuntabile, saporito, forte, vibrante, pieno…

Se "Shape of your knees" è 100% classico Vancouver e la singolabile "Jennifer(‘s unpredictable happiness)" la si può ascoltare qua in tutta la sua empatica possanza, lo streaming di "The idler" -sotto- farà andare con la mente a "The poser, the lovers and the poet", la traccia d’esordio di "Great news from the foggy town", con la voce di Alain Marenghi -per inciso, uno dei migliori autori e soprattutto frontman in circolazione- a ricamare sognante sulla struttura (appena lunga, ma tutto è condensabile) costruita dalla band, un ponte che collega la tradizione indie all’epica degli U2 che furono, fino alla coda riesplosiva.

Sottoscrivo l’accorato appello del canadese: non investire su di una band così efficace, solida e ispirata sarebbe cieco, sordo e irresponsabile. Cerchino di capirlo, le nostre migliori label, prima che i cervelli/le ugole/le penne prendano la strada dell’estero, e noi qua a giacularsi per un Pellé all’AZ67 Alkmaar.

A voi.

 

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