Senza titolo 218

Happy  new  Fear.
(in ritardo)

Auguri a me, di trovare tutte le stabilità del caso. Che lungi dall’uccidere come fa il gas, possono solo darmi la vita. Forse per la prima volta. Sì, voglio fare il giornalista -passando per il praticantato- vivere a Venezia e in coppia, ok? Mi sentite da lì?

Auguri a mia madre, lettrice di questo blog. Gli stessi che formulo a me, sarebbe lei la prima a esserne contenta… di non poterne più di me.

Auguri ad E Polis, Blow Up, Radio Sherwood, Rockit e Indiepop.it, di confermarsi e mantenere il credito raggiunto, espandendolo a forza di qualità, puntualità, esaustività e carattere. Tutte doti umane prima che professionali.

Auguri alla mia gente, per poca che sia, che se il meteorite pronosticato dall’inglese (non trovo il link, accidenti) arriva, magari ci salviamo solo noi. O forse nemmeno…

Auguri alla bella città di Chioggia, di restare miracolosamente in piedi mentre la sua popolazione -causa meteorite, acque alte o Mose- sprofonderà…

Auguri al Governo, di fare ESATTAMENTE le cose per cui è stato votato, e non barcamenarsi tra insensatezze e colpi di coda, indulti e depenalizzazioni (ma non dell’erba), liberalizzazioni mancate e rigurgiti di burocrazia. E la prossima vita, per favore, vorrei non avere più a che fare nè coi preti nè coi radicali.

Auguri alla sinistra italiana, di trovare dei motivi seriamente convincenti per continuare a votarla e magari tornare a impegnarsi in prima persona. Altro che partito democratico con persone così diverse da noi. Alleanza elettorale può andare bene, commistione no.

Auguri alla Juventus FC 1897, cioè la certezza che da settembre si ritorni a dominare come sempre. COn Deschamps, Del Piero, Buffon e tutti i giovani.

E al Venezia Calcio, di rientrare in B per non uscirvi più: la A sarebbe utopia, e poi meglio una B alla grande che una A impestata di sconfitte.

Auguri all’Inter FC Pirelli Tim, di godersi questi sei mesi di libertà provvisoria cercando di arraffare tutto l’arraffabile: poi la ricreazione finirà, e magari qualche inchiesta troverà una sentenza. Per non parlare di quando Moratti voleva Moggi a tutti i costi, chissà perché.

Auguri ai vice-interisti, i rosiconi in seconda aka Toro, Roma eccetera: sono stato zitto finora, ma col vostro recente passato societario nessuno di voi può emettere giudizi. Ci rivediamo tra poco, siate pronti a subire as usual.

Auguri a chiunque sia in procinto di editare canzoni o film o pièce teatrali: stupitemi, sconvolgetemi, bloccatemi all’ascolto e alla visione. Ché nel 2006 non ce l’avete messa tutta a sconfiggere la mia noia.

Auguri ai Numero 6, perché siamo forti, siamo bravi, e non può essere che non se ne accorgano quanti ‘devono’…!
Confidiamo nel pezzo con [omissis], nel remix dei [omissis], nelle collaborazioni con [omissis], [omissis] e [omissis], in una parola nel prossimo ep…

Auguri alla Musica! Indipendente! Italiana!, di liberarsi dal provincialismo mentale che la porta a essere indipendente sì, ma dalla propria causa, per abbracciare la volontà di pecunia e la composizione di pezzi praticamente on demand.
Dal momento che lo stato di fatto dell’underground è considerato come una malattia di cui liberarsi, per far soldi (oh) vivendo di musica (oh oh), anziché viverla come primo tra gli hobby, da curare con il medesimo puntiglio.
Fra il portare la massa all’indiependenza, o l’indiependenza alla massa, io non ho dubbio alcuno.
E non c’entra il pubblicare per una etichetta major o meno, le major non sono il diavolo. Il pubblico mainstream, generalista e sempliciotto invece sì.

Auguri a coloro che stanotte balleranno alla Grada (Bologna): io non ci sarò, avere fra i piedi un impiastro come me che non balla e non ha nessuno con cui attaccare bottone sarebbe deleterio per il vostro umore. Avessi avuto con chi scendere, magari l’avrei fatto. Ma so che per voi andrà alla grande, io avrei solo atteso il primo treno utile aderendo a un muro o a un divano. So-lo, so-low. Il mondo non ci aiuta. Un bacio.

vino dell’anno
Ivano Fossati"Il battito"

Dateci parole poco chiare
quelle che gli italiani non amano capire…

Basta romanzi d’amore, ritornelli
spiegazioni, interpretazioni facili…

Ma teorie complesse e oscure, lingue lontane servono…

Pochi significati, titoli, ideogrammi, insegne, inglese, americano slang.

Senza studiare senza fiatare basta intuire che è anche troppo…

Colpo d’occhio è quello che ci vuole uno sguardo rapido

Il nostro suono, il nostro suono è un battito…

Parole incomprensibili siano le benvenute così affascinanti
così consolanti… Non è nemmeno umiliante non capirle anzi così riposante

Dopo tanto teatro dopo tante guerre
dopo tanti libri dopo tanto cammino
dopo tante bugie dopo tanto amore
dopo tanti secoli

Mai più canzoni in italiano greco slavo
poca letteratura, brevi racconti al massimo, scrittori intraducibili, relazioni elementari, poeti ermetici…

Tv irreversibile, con accenti diversi con accenti diversi…
Esotici.

Ora davvero basta con la trasparenza voglio una cultura davvero sottostante davvero inapparente e soprattutto per sempre…

Voglio essere ricordato nella prossima era
come un glaciale geroglifico
come un bassorilievo
come un graffito inesplicabile perché del tutto inutile….

Dateci le parole poco chiare quelle che gli italiani non amano capire,
costruiremo una nuova cultura rapida ed estetica

E il pensiero sarà un colore, il colore sarà un suono, il nostro suono un battito…

E il pensiero sarà un minuto, il minuto un suono, il nostro suono un battito…

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