Senza titolo 169

Livori in corso. Se non bloggo è perché la reale sequenza dei caratteri che state leggendo sarebbero tronfissime bestemmie d’angiporto, parte indirizzate alla classe politica che ha licenziato l’indulto (la mia posizione è nota: nuove carceri + depenalizzazione dell’erba + rimpatrio dei detenuti stranieri qualora le condizioni delle carceri nei paesi di competenza siano civili), parte alla gerenza del calcio e relativi processi, da cui Noi Ottimati Due Volte Stellati usciamo capri espiatori a pigreco mezzi senza che arbitro veruno paghi o che Galliani fra nove mesi sia ancora in sella -intanto c’è Zamparini, veh- o che Carraro paghi una multa come non avesse pagato il biglietto della corriera.

Nessuno mi toglie dalla testa che questa sentenza l’hanno scritta Berlusconi e Previti, quello del circolo Canottieri Lazio declamato da Raimo, dato come socio occulto in cointeressenza della Lazio da una fonte accreditata e non proprio di sinistra: basti pensare ai -19 inflitti ai Della Valle che gli si sono messi contro, e alla B-17 per Montezemolo che non ha trascinato i vertici di Confindustria sulla sponda arcorea.
Se inizialmente facevo buon viso a cattivo gioco ("B? e così sia"), adesso mi rendo conto che eravamo i soli da colpire, senza uno straccio di conferma, immagini alla mano, di partita falsata a tavolino, senza un arbitro che paghi la propria vendita nè giocatore coinvolto, forse perché gli eroi di Berlino non vanno toccati, vero Cannavaro madridista infame? Credo che nessuno mi rappresenti meglio dell’Adinolfi e di fratel Schiuma.

Sì, ci stiamo in B e sotto ghiaccio, mentre vedremo la A più penosa della storia. Ci stiamo, a considerare scudettata gente che finisce regolarmente a venti punti dalla vetta, perché così vuole l’uomo unico del calcio, già consigliere di quella squadra finita sulle barzellette. Ci stiamo, a vincere anche questo campionato con Napoli Bologna Genoa e altra nobiltà, mentre i soliti perdenti perderanno sul campo quello che ritengono acquisito (cfr. Banda degli Onesti), perché la squadra del Berlusca poco ci metterà a recuperare quei sette punti. Ci stiamo a vedere gli sberleffi su youtube di gente che mai avrà l’onore e la gratificazione di trascorrere serate di ebbra gioia per una vittoria della propria squadra in una qualsiasi competizione, e che dovrebbe calcisticamente rivolgercisi col vossia. Ci stiamo, a leggere i blog degli ossessionati, convinti che le quattro berette dell’Olimpico con Vibrahimovic o le ripetute vittorie in serie su ogni campo di casa e trasferta siano solo frutto della terna compiacente: e parliamo di seguaci di presidenti falliti e fraudolenti, importatori di carte false, blanditori di squadracce e allargatori immorali di cordoni di borse. Ci stiamo, a rivendicare. Ma solo perché lo sapete che quando torneremo, più insani che mai, vi faremo come al solito un culo così.

Musica, va’. Altrimenti mi gira sempre più la testa.

Ponies In The Surf, "Ventricle": il pezzo che mi sta prendendo di più. Soffice family pop a due voci sulla battigia, tra Gypsophyle e Valentine Academy con un pizzico della Niobe meno tronica e più esta(t)etica. Altri mp3 qua e in parallelo sul myspace.

Papa Lonnie fa conoscere l’anteprima del disco nuovo di Badly Drawn Boy, che per questo blog vale quanto Achille Lauro nella Napoli 50s: si chiama "Born in the UK" ed è al solito bellissima. Si ascolta (e basta, sigh) qua sopra.

Mr. Maurizio Mariani aka Calvizio ha addizionato di anidride elettronica un resoconto giornalistico della povera fine di Nicola Calipari. Purtroppo non in download, ma in streaming qua.

Luke Duke suona!

Tra i lasciti surrettizi di Sur-Reali sta la conoscenza di musici d’oltralpe che di link in link portano a Bahasabe: progetto veramente meticcio, pieno di spezie e suggestioni non costruite a tavolino fra la banlieue e l’Indonesia. Se piacciono Paris Combo, Pink Martini… una koiné lounge-oceanica, ecco.

Continuiamo a farci guidare dai nomi: davanti a "More Animals of The Arctic" mi sciolgo… un bel po’ di mp3 del catalogo Standard Recording (tra cui i "Margot and The Nuclear So & So’s", cari al postino)

And we still fill our mouths with that f* word: Indieworkshop. (una webzine, più o meno)

And we still fill our mouths with that f* word: Indieville. (idem, però con dei sympatici benefit)

And we still fill our mouths with that f* word: Fashion Indie. (recidiva & peggiore)

El-Ghor. Potrebbero diventare una cosa molto molto interessante. (anche myspace e che lo dico a fare)

Per non parlare di Davide Arneodo. (+ mS)

Una bella etichetta austriaca: Siluh.

Dopo Glissandro70, Glissando: si glissa che è un piacere… (su SlowSecret / Gizeh Records).

…e questo tributo a John Peel? Tutto in compile mp3 !!!

Uscire da MySpace.

Lo so che sono in arretrato. Lo so. Manco la compila è uscita, st’estate… Almeno faccio ballare dei link…

Being Enver (for a night or a few minutes). Fico, vero M’ar(o e William? 😉

Sono ritornato a scrivere su indiepop.it. Uno, due, tre, quà.

E’ uscito il Rockit*Mag #34, con dentro il mio ‘Traversa’: ecco il sampler in .pdf.

Venerdì vado a vedere David Gilmour e a mezzogiorno mi toccherà pure di rivolgergli qualche domanda. Uh. Panico. Cosa? Dite.

L’egomania non conosce confini.

Mi insultano!

Amicici. Al set di Montebelluna si è rifatto vivo, dopo cinque anni buoni, il prode Alessio di Quero, vecchia conoscenza di IRC#Bluvertigo nonché valente tastierista nei Dubitateka e nei Mesmer. Adesso si appresta a lavorare come fonico, previa adeguata formazione al SAE. Intanto per salutarlo ripesco questi due bei pezzi di band che avrebbero potuto avere più fortuna.
DubitatekaNeve
MesmerLive in a shoe house

…e visto che sono in botta di reminiscenze indie altovenete di fine 90, ecco
Les Enfants TerriblesRoller.

(dietro c’era Dario dei Ti Amo Abbastanza)


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